Varzese

N° 24 vacche e 3 allevamenti controllati per la produzione di latte anno 2021
Totale soggetti iscritti al Libro Genealogico nel 2021: 876

Localizzazione

Attualmente la razza è presente principalmente nelle province di Alessandria, Milano, Pavia ma anche Piacenza, Genova, Monza-Brianza e Asti.

Storia

La razza è originaria delle zone appenniniche al confine tra le regioni Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Liguria e Piemonte e di conseguenza assume denominazioni locali diverse quali rispettivamente Varzese (a Pavia), Ottonese (a Piacenza), Pontremolese (in Toscana), Cabellotta o Rossa Montanina (a Genova) e Tortonese (ad Alessandria). Le origini della razza sono incerte anche se la tesi più accreditata è che essa derivi dal ceppo Iberico a mantello fromentino, mentre altri zootecnici ritengono addirittura che essa rappresenti una varietà della Piemontese. Altre testimonianze confermano l’intenso incrocio avvenuto in passato con la razza Reggiana.

Descrizione morfologica

Taglia: media

Mantello e pigmentazione: pelle sottile, elastica e facilmente staccabile; mantello fromentino biondo uniforme con limitate variazioni di intensità. Labbra, lingua, palato, padiglione interno delle orecchie e margine delle stesse, ciglia, apertura anale, scroto, labbra della vulva di colore giallo roseo più chiaro del mantello. Parte inferiore e interna degli arti anch’esse con sfumature di colore più chiaro del mantello.

Testa: distinta, mascolina, corta e di media grandezza nel toro; gentile con fronte larga, piuttosto corta nella vacca. profilo diritto, occhi rotondi, grandi e vivaci e sporgenti; orecchie sottili; narici larghe, musello largo; mascelle robuste; corna a lira dirette verso l’alto e ripiegatesi all’indietro, di colore ambra opaco sporco (giallastro) sino all’epoca dell’eruzione dei picozzi permanenti (2 anni circa), successivamente diventano giallastre alla base come cercine più scuro all’inserzione e presentano la punta di colore ardesia con riflessi madreperlacei.

Anteriore: collo ben unito alle spalle e al petto; giogaia poco pronunciata nella vacca, un po’ più nel toro; garrese largo e muscoloso nel toro, asciutto e affilato nella vacca; spalle ben attaccate e leggere; petto largo; arti ben distanziati; appiombi regolari; articolazioni larghe; piedi robusti con unghielli scuri.

Linea dorsale: diritta e orizzontale; lombi larghi e robusti; ventre arrotondato; fianchi pieni e larghi.

Groppa: lunga e larga; coda ben attaccata con fiocco abbondante di colore simile o leggermente più chiaro del mantello.

Arti posteriori: appiombi regolari; coscia muscolosa ma senza convessità; garretti larghi; piedi con unghioni ben conformati; pastorali corti.

Valorizzazione dei prodotti

Allevata principalmente in montagna, viste le sue buone capacità di adattamento e di utilizzazione dei foraggi di scarsa qualità, riveste particolare importanza economica per la sua duplice attitudine produttiva latte e carne. In particolare, il latte viene utilizzato per la produzione di formaggi tipici locali quali il Monteborè, la “Formaggella di Menconico” e il “Nisso” mentre diversi allevamenti si sono concentrati sulla produzione di carne di alta qualità. La saporita qualità delle carni e l'alto valore proteico del latte hanno garantito a questa razza di diventare un Presidio Slow Food.

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